UN KIT PER RIPARTIRE – UNITA’ DI GESTIONE DELLA CRISI
Pubblicato il 17 Giugno 2020 Tempo di lettura: 2.1 minLa crisi attuale, generata dalla pandemia, ha reso più evidenti le fragilità d’impresa dinnanzi a situazioni impreviste, che non rientrano nella cosiddetta normalità.
Eppure disporre di un’Unità di crisi è sempre importante, anzi fondamentale, non solo quando ci si trova in uno stato di emergenza. Prevedere e consolidare delle procedure di risk management è doveroso, indispensabile a farsi trovare pronti e preparati ad ogni evenienza, e non necessita, per di più, di investimenti strutturali a monte.
Serve un gruppo di persone con determinate caratteristiche
Sapere che, all’interno di un’organizzazione, ci sono persone in grado di dare risposte appropriate in un momento di crisi riduce già di per sé l’impatto di una situazione acuta. Deve essere un gruppo ristretto di persone, tecnici e manager, capaci di prendere decisioni rapide, di valutare l’emergenza che si è creata e di definire le azioni da mettere in atto.
“Paradossalmente, in caso di crisi – indica il professor Andrea Martone, direttore del corso Strategic project manager della LIUC Business School, che si occupa di questo specifico kit insieme a Massimo Ramponi, docente della LIUC Business School – il team di gestione deve saper accentrare e decentrare nello stesso tempo; deve dare direttive chiare e precise, ma anche consentire un potere di azione, ossia autonomia di applicazione e sanzione, alle figure che sono direttamente a contatto con le attività di tutti i giorni (forza lavoro, clienti,…). Si tratta di un passaggio difficile che non rientra nella quotidianità dell’azienda e che va, però, costruito”.
L’approccio originale della LIUC Business School
Prima l’organizzazione, nella gestione di una crisi, poi la comunicazione. Le azioni sono sullo stesso piano, entrambe sostanziali. “Se risolvo, posso comunicare. E se ben comunico, risolvo”, sintetizza Martone.
Le attività previste dal kit
Attraverso la metodologia nota come action learning, si propone una formazione concreta mettendo a disposizione dei partecipanti i tool utili ad analizzare le aree sensibili di ogni singola organizzazione, quali gruppi di crisi sia possibile definire e quale responsabile della comunicazione individuare. Si arriverà ad avere un’Unità di emergenza fatta e formata con protocolli snelli, soltanto da approvare, costruita su misura per ciascuna azienda.
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