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Settore logistico – aeroportuale: alla scoperta dei profili da formare

Pubblicato il 22 Maggio 2020 Tempo di lettura: 3 min

Quali sono le professioni di cui ha bisogno il settore logistico – aeroportuale? E quali i percorsi formativi più adatti a preparare chi andrà a ricoprire questi ruoli?

A queste domande si propone di rispondere la ricerca realizzata dal Centro su Strategic Management e Family Business della LIUC Business School e commissionata dalla Fondazione ITS Lombardo Mobilità Sostenibile, che a partire dalla mappatura di competenze e profili attesi (sia operativi che manageriali) pone le basi per l’individuazione di una serie di interventi formativi ad hoc da parte dell’istruzione tecnica e professionale (percorsi ITS e IFTS) e universitaria.

Un progetto che si è sviluppato a partire dalla voce delle aziende del settore logistico aeroportuale, coinvolte in un focus group nel mese di settembre per mappare appunto le figure professionali necessarie nei prossimi 4/5 anni. Ai ricercatori del Centro della LIUC Business School, il compito di svolgere poi una serie di interviste a ciascuna azienda e di analizzare in modo specifico inquadramento, processi, modalità di lavoro, competenze, capacità, requisiti e sviluppo del ruolo.

Nel corso del workshop finale, le aziende hanno avuto modo di validare i risultati, in vista di un report finale. All’interno del settore è emersa la necessità sia di integrare e rafforzare le competenze di ruoli più tradizionali (per permettere loro di affrontare un ambiente più complesso e pervaso dalle tecnologie), sia di nuove figure professionali per intercettare i trend che stanno guidando l’evoluzione dell’intero sistema. Tra i profili indagati, ad esempio l’operatore di rampa (cargo), l’addetto al customer service e il tecnico delle infrastrutture informatiche e logistiche.

Lo studio ha permesso di mettere in luce, in particolare, la necessità di affiancare alle competenze tecniche e di processo, diverse competenze trasversali sempre più richieste a tutti i lavoratori che operano in un ambiente complesso.

Questo “intervento di ascolto” permetterà di orientare l’offerta formativa sulle reali istanze degli stakeholder e fornire un supporto alle aziende che potranno trovare strumenti integrativi all’affiancamento sul campo che, ad oggi, risulta essere la via primaria per sviluppare le competenze dei giovani collaboratori in azienda.

La ricerca non si ferma qui e in attesa di un confronto più ampio sui risultati, previsto per l’autunno, offre l’occasione anche per una riflessione da parte delle aziende coinvolte sugli scenari post – Covid.

“Un progetto come questo – spiega il Rettore della LIUC e Direttore del Centro su Strategic Management e Family Business della LIUC Business School, Federico Viscontirappresenta concretamente la nostra attenzione all’ascolto delle reali esigenze delle imprese, a partire dalle specificità del settore e dei profili professionali. E’ importante che università, fondazioni ITS e aziende collaborino e lavorino a stretto contatto per la costruzione di una proposta formativa il più possibile organica e coerente con il tempo in cui viviamo e gli scenari che ci attendono”.

La Fondazione ITS Lombardo Mobilità Sostenibile – commenta il suo Presidente, Angelo Candiani – compie dieci anni. Dieci anni di collaborazione attiva con la LIUC! Questo lavoro ci permette di guardare al futuro rispondendo alle esigenze delle aziende coinvolte, e non solo. Ci permette anche di avere proposte concrete da rivolgere ai giovani, soprattutto in un momento come questo che stiamo attraversando”.

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