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Province italiane e capacità innovativa: Foggia, Pisa e Pescara sul podio

Pubblicato il 29 Luglio 2022 Tempo di lettura: 2.3 min

Se l’analisi della quantità di innovazione delle province italiane non sorprende e vede sul podio Milano, Bologna e Roma, la classifica della capacità innovativa, ossia del valore potenziale di ciascuna innovazione, rivela qualche sorpresa.

Foggia, Pisa e Pescara sono sul podio in termini di capacità innovativa, mentre sono rispettivamente i numeri 85, 12 e 57 della classifica della quantità di innovazione. Il risultato emerge dall’ultimo report realizzato dall’Osservatorio IP Cube, attivo all’interno del Centro sull’Innovazione Tecnologica e l’Economia Circolare della LIUC Business School

In continuità con le precedenti analisi realizzate, l’Osservatorio si avvale dell’Innovation Patent Index, indicatore che tiene conto di cinque insiemi di dati brevettuali (diversificazione, qualità, internazionalizzazione, tempo, efficienza). Uno strumento efficace per un’analisi che va oltre il mero aspetto quantitativo.

Tra le tre province sul podio della capacità innovativa, Foggia si distingue per internazionalizzazione e tempo dedicato al processo di brevettazione, Pisa per efficienza, mentre Pescara sembra curare tutte le diverse dimensioni dell’IPI.

“I brevetti che vedono la luce in provincia di Foggia – spiega Raffaella Manzini, Direttore dell’Osservatorio IP Cube della LIUC Business Schoolhanno un alto grado di internazionalizzazione e, a conferma dell’elevato valore potenziale in essi incorporato, sono citati da grandi innovatori a livello globale. Tra questi, ad esempio, Michelin, l’Università di Shenzen e lo Stato d’Israele. Gli ambiti tecnologici maggiormente caratterizzanti per questa provincia sono quello del cibo e del suo trattamento e quello della sanità”.

Per la provincia di Pisa: “I brevetti sono caratterizzati da eccellente efficienza, in termini di numerosità, depurata dal fattore dimensionale. Un ottimo risultato che è anche frutto della forte presenza di università, centri di ricerca e start-up universitarie e anche di qualche eccellente azienda innovatrice. Tra gli ambiti tecnologici maggiormente rappresentati nella provincia, quello dei mezzi di trasporto a terra e quello medicale”.  

Terzo posto per Pescara: “A farla da padrone sono i brevetti di ambito medicale. Rispetto ad altre province in cui c’è una maggiore diversificazione dei soggetti coinvolti nella brevettazione, qui sono le aziende le vere protagoniste. Pescara si distingue per la sua capacità di curare tutte le diverse dimensioni dell’IPI e in particolare il tempo dedicato alla brevettazione”.

I dati brevettuali sono relativi al periodo 2014-19 (i brevetti depositati negli ultimi 18 mesi non sono ancora disponibili perché coperti dal segreto legale).