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Pnrr, un’occasione da non perdere per Varese

Pubblicato il 14 Maggio 2021 Tempo di lettura: 1.8 min

La ripresa dell’economia nazionale passa dalla ripartenza del tessuto industriale e produttivo dei territori. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’occasione da non perdere per intervenire sulle criticità strutturali dell’ecosistema sociale, economico e produttivo del territorio, in modo da rimediare alle debolezze evidenziate dalla crisi pandemica e rilanciare le performance e la competitività delle nostre imprese in chiave futura.

Quella che ci si presenta è una grande occasione, ma per sfruttarla al meglio bisogna investire le risorse a disposizione in maniera efficiente ed efficace. È necessario, quindi, porsi due domande chiave: Quali sono le aree in cui i nostri territori mostrano qualche criticità e, quindi, maggior esigenza di intervento? Come bisogna agire per preparare le imprese alle sfide del “New Normal”? Combinando le due prospettive di analisi è possibile individuare tre dimensioni target per il cui sviluppo destinare una quota consistente delle risorse del PNRR a livello provinciale: produttività delle imprese, occupazione giovanile, infrastrutturazione. I primi due ambiti mostrano, infatti, una dinamica di rallentamento preoccupante nell’ultimo decennio, mentre il tema dei trasporti è di particolare rilevanza data l’incidenza del pendolarismo sul territorio provinciale.

Agire su questi fattori è di fondamentale importanza per la loro centralità nel determinare la competitività del sistema territoriale e le sue traiettorie di sviluppo future. Ma come fare? Nel PNRR troviamo esattamente gli elementi che servono per impostare gli interventi adatti a stimolare le dimensioni di interesse per il nostro territorio: competitività del sistema produttivo, istruzione e infrastrutture sono infatti tre delle sei missioni principali individuate dal piano nazionale. Immaginando interventi specifici sul territorio, tre obiettivi dovrebbero essere prioritari: consolidare la struttura delle filiere produttive, ampliare l’offerta formativa per tecnici specializzati, di cui le imprese del territorio hanno forte necessità, e rafforzare ed estendere la rete infrastrutturale viaria e ferroviaria per migliorare l’accessibilità del territorio e agevolare lo spostamento pendolare.

di Andrea Venegoni

Direttore del Centro sullo Sviluppo dei Territori e dei Settori della LIUC Business School