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Pem: a luglio 2022 sono 42 i nuovi investimenti annunciati

Pubblicato il 03 Agosto 2022 Tempo di lettura: 1.7 min

Il private equity non si ferma e, nonostante il protrarsi di un periodo caratterizzato da notevoli fattori di incertezza, sia a livello economico sia politico sullo scenario internazionale, il mese di luglio 2022 si conferma su eccellenti livelli di attività. L’Osservatorio PEM® della LIUC Business School  ha registrato nel corso del mese appena conclusosi 42 nuovi investimenti rispetto ai 45 dello stesso periodo, monitorati nel 2021.

I primi sette mesi dell’anno registrano così trend addirittura migliori rispetto al 2021 con 230 operazioni annunciate rispetto alle 214 del 2021 mappate nello stesso periodo dell’anno, con una crescita del 7%.

“Il mese di luglio vede un grande fermento nelle operazioni di add on a dimostrazione che il private equity intercetta imprese e talenti imprenditoriali che diventano poi poli di aggregazione di altre imprese italiane e internazionali” dichiara Anna Gervasoni, Direttore del Centro sulla Finanza per lo Sviluppo e l’Innovazione della LIUC Business School.

A luglio, le operazioni di buy out hanno rappresentato l’81% dei deal totali; gli add on (operazioni di aggregazione aziendale) hanno rappresentato il 55%. Nord Italia e Lombardia, a livello regionale, sono sempre un polo catalizzatore; beni di consumo, prodotti per l’industria, cleantech e alimentare sono i settori maggiormente oggetto di deal. L’attività di investimento degli operatori internazionali nelle imprese del nostro Paese ha rappresentato il 36% delle operazioni concluse, in leggero calo rispetto alla media dei mesi precedenti che si attestava tra il 45 e il 50%. A margine, per quanto concerne l’attività all’estero, si segnala che l’Osservatorio PEM® ha mappato nove operazioni di add on aventi quali target company aziende europee (con Francia e Spagna quali “mete” privilegiate).