News

LIUC e Intesa Sanpaolo insieme per la valutazione degli asset tecnologici

Pubblicato il 10 Aprile 2019 Tempo di lettura: 1.5 min

Come valutare gli asset intangibili di natura tecnologica? Questo il tema al centro del tavolo di lavoro avviato da LIUC Business School e Intesa Sanpaolo, il primo gruppo bancario italiano per capitalizzazione, numero di sportelli e quota di mercato.

Il ciclo di incontri che si è concluso in questi giorni ha visto coinvolti esperti del mondo imprenditoriale e accademico e gestori di Intesa Sanpaolo, con l’obiettivo di unire le diverse prospettive di valutazione: quella delle imprese (gli innovatori), quella dei potenziali finanziatori (la banca) e quella degli studiosi del tema. La discussione ha coinvolto imprese di tre settori particolarmente importanti nell’economia italiana e lombarda: macchine utensili, tessile, gomma e materie plastiche. E’ stata anche l’occasione per testare un possibile metodo che si articola in 5 aree di valutazione: brevetto e tecnologia, aspetti interni, aspetti di filiera, digitalizzazione e industria 4.0, strategia.

Dal confronto tra i partecipanti è emerso anzitutto che la valutazione degli asset intangibili deve essere un processo condiviso tra banca e impresa, che richiede collaborazione e trasparenza e che deve saper catturare anche la visione, i valori, lo spirito, la capacità innovativa dell’impresa stessa. In sintesi, la valutazione deve essere anche un momento di apprendimento, di crescita culturale condivisa, che non deve basarsi su un metodo «perfetto» ma deve essere capace di adattarsi al contesto specifico dell’impresa e della tecnologia.

Il lavoro svolto grazie alla LIUC Business School, che ha integrato diverse prospettive e competenze, ha permesso di identificare una strada da percorrere e delle modalità operative di lavoro per una valutazione che sia convincente e soddisfacente per tutti.

Un’iniziativa, la prima per Intesa San Paolo a livello nazionale, fortemente orientata alla valorizzazione del know how delle imprese presenti sul territorio, dalla provincia di Varese e Como all’intera Lombardia.