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La sfida dell’emergenza sanitaria si vince anche sul territorio

Pubblicato il 22 Aprile 2020 Tempo di lettura: 4.2 min

L’emergenza globale, dovuta alla pandemia del Coronavirus, sta mettendo in evidenza le due componenti fondamentali del Sistema Sanitario: ospedale e territorio. E ha permesso di comprendere come lo spostamento dell’asse assistenziale verso il territorio sia un elemento fondamentale non solo per una maggior sostenibilità economica del Sistema Sanitario stesso, ma anche per la sopravvivenza in tempi di crisi, in quanto l’ospedale rappresenta il luogo per eccellenza dedicato al trattamento delle acuzie con, però, una capacità limitata. E visto che, di questi tempi, la domanda di servizi di assistenza e cura è immensamente maggiore rispetto alla capacità degli ospedali, diviene assolutamente prioritario che il territorio assuma il ruolo di supportare ancor di più l’attività ospedaliera.

In condizioni normali e ancor più in situazioni di emergenza, servire il territorio nel miglior modo possibile garantisce la sostenibilità del sistema sanitario in quanto consente una gestione degli utenti non critici direttamente a domicilio con un monitoraggio a distanza da operatori ospedalieri o da Medici di Medicina Generale o in strutture dedicate. In questo modo gli ospedali possono cercare di dedicarsi ai pazienti più gravi. Ne consegue che il territorio deve essere organizzato con adeguati modelli di erogazione dei servizi e distribuzione degli strumenti a supporto (come l’ossigeno o altre tecnologie sanitarie).

L’emergenza COVID-19 ha messo in luce la necessità di maggiori investimenti e di una maggiore ottimizzazione delle risorse a favore dei servizi sul territorio.

La valutazione delle prestazioni dei modelli distributivi territoriali delle tecnologie sanitarie e la progettazione di nuovi modelli sono uno dei temi principali di cui, da anni, si sta occupando la LIUC Business School con il lavoro svolto dai ricercatori del Centro sull’Economia e il Management nella Sanità e nel Sociale e del Centro sulla Logistica e il Supply Chain Management.

I risultati delle ricerche svolte nell’ambito dell’Osservatorio sulla Distribuzione Territoriale delle Tecnologie Sanitarie, giunto alla terza edizione, hanno messo in luce i punti di forza e i limiti dei modelli distributivi attualmente adottati dalle ASST lombarde, sia dal punto di vista dell’efficienza operativa che dal punto di vista dell’efficacia del servizio erogato.

Con particolare riferimento alla distribuzione dei presidi ad assorbenza per l’incontinenza, l’Osservatorio ha evidenziato che non esiste un modello vincente in assoluto tra distribuzione domiciliare e distribuzione tramite farmacie in termini di performance economico-organizzative, ma è necessario ridisegnare tali modelli, anche in riferimento ad altri tipi di tecnologie sanitarie, per renderli più resilienti nell’ottica di un approccio patient-centric.

Un approccio che, nell’ambito delle ricerche della LIUC Business School, è stato contemplato nella proposta di miglioramento basata su modelli alternativi come il sistema voucher per la gestione dei presidi per l’incontinenza, ma esportabile anche in altri contesti, che porterebbe anche verso una touchless economy – in termini di differenziazione dei canali distributivi verso ritiri di materiale in farmacia, GDO, e in un futuro non troppo lontano anche direttamente online.

A ciò si affianca anche una delle principali considerazioni emerse dagli studi della LIUC Business School, ovvero la necessità di introdurre sistemi di valutazione delle prestazioni ad ampio spettro e non basati solo su performance economiche, al fine di supportare al meglio i policy maker nella definizione degli investimenti di potenziamento.

Difatti, se per gli ospedali sono stati introdotti modelli compositi di valutazione delle performance, per il territorio sembrano mancare ancora strumenti così puntuali di monitoraggio delle prestazioni erogate. Occorre quindi monitorare le performance al fine di prendere decisioni adeguate per rafforzare il territorio, perché è anche questo il luogo dove si vince la partita delle emergenze sanitarie.

La LIUC Business School è in prima linea anche su questo fronte, con progetti di ricerca che mirano ad estendere la valutazione delle prestazioni dei modelli distributivi delle tecnologie sanitarie all’intero territorio nazionale per identificare percorsi di miglioramento al fine di rendere più appropriato e resiliente il sistema dell’assistenza territoriale.

Alessandro Creazza

Centro sulla Logistica e il Supply Chain Management 

 

Emanuele Porazzi

Centro sull’Economia e il Management nella Sanità e nel Sociale

 

Elisabetta Garagiola

Centro sull’Economia e il Management nella Sanità e nel Sociale

 

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