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La “Project Fatigue”: lavorare per progetto è sempre più richiesto ed ambito ma…è anche più faticoso?

Pubblicato il 14 Maggio 2021 Tempo di lettura: 2.4 min

Il Professor Jeremy Bailenson, direttore e fondatore del “Virtual Human Interaction Lab” della Stanford University, ha coniato un termine – “Zoom Fatigue” – diventato molto di moda nell’ultimo periodo grazie ad un utilizzo massivo del lavoro virtuale.

Probabilmente l’interazione mediata dalla tecnologia non è l’unico fattore che genera “fatigue” ed altri elementi potrebbero essere ricercati nei gruppi di lavoro che operano in un contesto “non convenzionale” dal punto di vista organizzativo.

L’ambito progettuale è sicuramente un contesto che vale la pena analizzare.

Il lavorare per obiettivi specifici, con orizzonti temporali differenti rispetto a quelli tradizionali della propria organizzazione, l’operare costantemente in modo inter-funzionale, il gestire una “gerarchia non univoca”, lavorare in team che continuano a modificarsi, sono elementi stimolanti e motivanti o possono generare anche “fatica”?

Su questa provocazione  Andrea Martone – Direttore del Centro su Strategic Management e Family Business della LIUC Business School e Direttore del percorso Strategic Project Management – e Massimo Ramponi co-Direttore del medesimo percorso, si confronteranno con i partecipanti al Virtual Workshop: “La Project Fatigue” che si terrà il 26 maggio alle 18.00.

Al termine della discussione i relatori saranno a disposizione per rispondere a tutte le domande relative alla seconda edizione del percorso Strategic Project Management della LIUC Business School.

 

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