IL PRIVATE EQUITY RIPARTE DI SLANCIO CON 19 NUOVI INVESTIMENTI
Pubblicato il 10 Febbraio 2021 Tempo di lettura: 2.6 minIl mercato del private equity parte con il “piede giusto” anche nel 2021, dopo un 2020 caratterizzato dal record in termini di numero di operazioni, facendo registrare 19 nuovi investimenti nel corso del mese di gennaio. Lo scorso anno, nel medesimo periodo, l’Osservatorio PEM della LIUC Business School, attivo nell’ambito delle attività della LIUC Business School, aveva mappato 16 investimenti.
L’avvio dell’anno, caratterizzato da un’ottima vivacità del settore se si tiene anche conto di altre operazioni annunciate e in procinto di chiudersi a breve (alcune delle quali di notevole rilevanza), prospetta, dunque, un primo trimestre di sicuro interesse per gli investitori.
Nel primo mese del 2021, le operazioni di buy out si confermano predominanti sul mercato, ma con una percentuale più contenuta rispetto al trend più recente (63%), mentre le operazioni in capitale per lo sviluppo si attestano stabili intorno al 16%. Interessante la presenza di ben quattro operazioni (21%) afferenti al comparto delle infrastrutture, che da quest’anno l’Osservatorio PEM mapperà come categoria distinta, proprio a fronte della rilevanza assunta negli ultimi anni da questo specifico segmento di mercato.
Dal punto di vista geografico, il settore risulta meno polarizzato rispetto al passato nel Nord del nostro Paese: a conferma di ciò, ben nove operazioni sono state realizzate nel centro Italia, con il Lazio che si colloca sul gradino più alto del podio insieme alla “storica” Lombardia, con tre operazioni ciascuno.
In ottica settoriale, invece, si distingue l’industria del terziario, con cinque investimenti, andando addirittura a scalzare dalla prima posizione i prodotti industriali (4 deals), storicamente comparto in grado di catalizzare maggiormente l’attenzione degli operatori. Si ritaglia, al pari con quattro operazioni, un ruolo di assoluto rilievo il cleantech.
Si conferma, da ultimo, anche in questo avvio di 2021, l’elevato interesse ed attenzione dedicati dagli investitori internazionali alle imprese del nostro Paese: ben il 73% delle operazioni concluse sono a loro riconducibili.
In tale contesto, si segnalano l’acquisizione di Società Gasdotti Italia (con un investimento in equity di quasi 300 milioni di Euro) ad opera di Ontario Teachers’ Pension Plan e l’ingresso nel capitale di Lincotek effettuato da The Equity Club (con un aumento di capitale di 200 milioni di Euro per acquisire il 24%. Con riferimento alla categoria infrastrutture, degno di nota l’investimento di EOS Investment Management, in collaborazione con Capital Dynamics, per la costruzione di tre nuovi grandi progetti fotovoltaici nel Lazio.
A margine, si segnala che l’Osservatorio PEM ha avviato nel 2021, in parallelo, anche la mappatura delle operazioni concluse all’estero da operatori di private equity italiani, nonché delle acquisizioni di target estere realizzate da imprese italiane, con la “regia” di un operatore di risk capital.
Il Private Equity Monitor – PEM è un Osservatorio attivo presso la LIUC Business School, grazie al contributo di EOS Investment Management, EY, Fondo Italiano di Investimento SGR, McDermott Will&Emery, Value Italy SGR e UniCredit