“C’è da riempire i container”, il professor Dallari al convegno in Assolombarda
Pubblicato il 22 Gennaio 2020 Tempo di lettura: 1.7 minIl dibattitto sul sistema infrastrutturale in Italia tende a focalizzarsi sulle grandi opere, spesso soltanto terreno di scontro tra fautori e detrattori. La parola chiave, invece, dovrebbe essere “sistema”.
In quest’ottica è organizzata la quarta edizione del Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry, in programma nella sede di Assolombarda, a Milano, giovedì 30 e venerdì 31 gennaio 2020.
La manifestazione, che vedrà la partecipazione di alte cariche dello Stato nel settore dei Trasporti, torna a proporre il confronto su come il rafforzamento della competitività del sistema portuale e logistico italiano possa contribuire alla ripresa e alla crescita del sistema industriale e distributivo nazionale.
Sui nodi dell’intermodalità, dell’interfaccia con le reti europee e dell’integrazione con i cluster industriali è stato coinvolto il professor Fabrizio Dallari, Direttore del Centro sulla Logistica e il Supply Chain Management della LIUC Business School.
Al prof Dallari il compito di affrontare il tema Fattori di successo nella collocazione di un hub logistico, all’interno della sessione congressuale di venerdì 31 gennaio dal titolo “C’è da riempiere i container”: il sistema infrastrutturale e produttivo italiano in prospettiva 2030.
La sessione vuole portare l’attenzione su tre componenti cruciali per il futuro: l’intermodalità e gli interventi necessari per concretizzare la sinergia di sistema dalle tratte di ultimo miglio ai magazzini di transito e stoccaggio; l’interfaccia fisica e virtuale (normative, tecniche, tecnologiche) che porta all’integrazione con le reti di altri Paesi; l’integrazione tra le infrastrutture e i cluster tecno-industriali e agro-alimentari. Su questi temi il Centro di Ricerca del prof Dallari ha da poco completato una ricerca di comparazione delle prestazioni logistiche nazionali con quelle dei principali logistics clusters europei.