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Anche ad agosto il Private Equity tiene il ritmo: annunciati 25 nuovi investimenti

Pubblicato il 08 Settembre 2021 Tempo di lettura: 3 min

Il mercato del private equity non conosce sosta e mantiene un più che soddisfacente livello di attività anche in un mese storicamente caratterizzato da una bassissima stagionalità, facendo registrare ben 25 nuovi investimenti nel corso del mese di agosto. Lo scorso anno, nel medesimo periodo, l’Osservatorio PEM della LIUC Business School, aveva mappato 15 investimenti, un dato già estremamente positivo e mediamente pari al doppio degli anni precedenti.

Così, il 2021 procede a livelli da primato e andrà con ogni probabilità a migliorare i dati record dello scorso anno. Infatti, dopo otto mesi, il settore ha già “messo in cascina” ben 238 operazioni, un dato davvero imponente se si riflette sul fatto che l’Osservatorio ne aveva mappate 146 nel medesimo periodo dello scorso anno, che già aveva fatto registrare numeri record (quest’anno, a fine agosto, siamo già prossimi ai 252 deals complessivi del 2020).

Nel corso del mese di agosto, le operazioni di buy out si confermano predominanti sul mercato, pur riducendo la frequenza rispetto al più recente mese di luglio (64% vs 78%), mentre le operazioni afferenti al comparto delle infrastrutture, che da quest’anno l’Osservatorio PEM mappa come categoria distinta, si attestano all’16%. In leggera ripresa il capitale per lo sviluppo, che vede concludersi un paio di operazioni (8%), così come il segmento delle ristrutturazioni aziendali. Si registra, inoltre, la presenza di una operazione di replacement (4%).

Dal punto di vista geografico, il settore conferma una decisamente polarizzazione (oltre 70%) nel Nord del nostro Paese: a conferma di ciò, nove operazioni sono state realizzate in Lombardia (36%), quattro in Emilia Romagna (16%) e tre in Veneto (12%). Buono il contributo di Liguria, Toscana e Lazio, che contano due operazioni ciascuna (8%).

In ottica settoriale, invece, i prodotti per l’industria (28%) e il cleantech (16%) risultano ai vertici nelle preferenze degli operatori, insieme al comparto alimentare (16%). A seguire, si posiziona il tradizionale aggregato dei beni di consumo (8%).

Si conferma e si amplifica, da ultimo, anche in questo mese di agosto, l’elevato interesse ed attenzione dedicati dagli investitori internazionali alle imprese del nostro Paese: addirittura il 60% delle operazioni concluse sono a loro riconducibili.

In tale contesto, si segnalano le acquisizioni di Scrigno ad opera di PAI Partners e di Demetra Holding da parte di Astorg, nonché l’ingresso nel capitale di OMB Saleri effettuato da DeA Capital per quanto concerne gli investimenti in capitale per lo sviluppo. Degno di nota anche il turnaround di Quattro R su Consorzio casalasco del Pomodoro, con un investimento in equity di 100 milioni di Euro.

“Nel quadro del positivo andamento congiunturale, il private equity ha dimostrato grande dinamismo anche nei mesi estivi, confermando il concreto contributo alla positiva performance delle aziende italiane. Va anche sottolineato l’importante peso di investimenti effettuati da operatori internazionali, che testimonia il forte recupero di reputazione del nostro paese e la capacità di attrazione delle imprese italiane” sostiene Marco Canale, Presidente e AD di Value Italy sgr.

A margine, si ricorda che l’Osservatorio PEM ha avviato nel 2021, in parallelo, anche la mappatura delle operazioni concluse all’estero da operatori di private equity italiani, nonché delle acquisizioni di target estere realizzate da imprese italiane, con la “regia” di un operatore di risk capital.

A tale riguardo, si rileva come, nel corso del mese di agosto, siano state censite due operazioni di add-on aventi quali target company aziende estere, in Spagna e in Olanda, condotti da Morato Pane e Unigasket, rispettivamente sotto la regia di Aliante Equity Investments e Palladio Finanziaria.